Siamo sulla strada giusta! E a darcene conferma sono sempre loro, i bambini. Negli ultimi giorni, quando arrivano la mattina pronti per le lezioni quotidiane, oltre ai sorrisi, ci accolgono con grandi abbracci. Abbiamo la certezza di esser riusciti a rompere qualsiasi timidezza, siamo davvero una grande squadra!
Lo story telling di oggi si è focalizzato sulle differenze e disabilità con l’utilizzo del libro “Barthello’s wing” che racconta la storia di un insetto coraggioso con un’ala sola. Tra le tante cose è stato interessante notare come a differenza di ciò che accade in Italia, qui etnie e colori di pelle diversi non generano alcun tipo di discriminazione ma, anzi, suscitano solo una sana curiosità.
La grande novità di oggi è il muro della scuola che ha iniziato a prendere colore. Nei prossimi giorni comparirà la scritta “Gaza is Alive” e al posto dei mattoni grigi, quando ci si affaccerà alle finestre delle aule, si potranno vedere tutte le sfumature che caratterizzano questa splendida terra.
Mentre ai piani alti si continua a ballare, rappare e disegnare lettere, in giardino il nostro instancabile Smake ha tracciato le linee della scritta e nella jam conclusiva i bambini completeranno l’opera personalizzandola ognuno con la propria tag.
Allo stesso tempo anche con Oyoshe e Thomas tutto va per il verso giusto. I gruppi stanno imparando a stare “on stage”, lavorando anche sulla gestualità e presenza scenica con sinergia e grande coinvolgimento.
Magari è presto per dirlo, però pare che stiamo facendo un bel solco nella strada verso il traguardo!
Quello che inoltre è emerso a fine giornata e che merita di essere raccontato è che finalmente anche alcune famiglie locali iniziano a vedere in modo meno sospettoso il nostro approccio.
Lo testimonia uno dei ragazzi durante il feedback finale, supportato da altri bambini che sentono di riconoscersi nelle discipline dell’Hip Hop, di sentirsi liberi di poter inviare un messaggio alle persone e di essere motivati nel continuare a farlo.