Pubblichiamo una riflessione del rapper Oyoshe sui bombaramenti di ieri
Sta notte l’ho scoperto davanti allo scenario che ci ha tenuto ad occhi aperti dal nostro balcone a Khan Yunis. Purtroppo la TV non ne parla, e pare che la gente qui sia costretta a sprofondare in un angosciante abitudine. Stavamo per andare a letto, pronti per affrontare un’altra giornata di workshop con i bambini, fino a quando quei ronzii nel cielo non si sono trasformati in spari e boati non troppo distanti da noi.
Il cielo nero intenso e profondo si è illuminato di rosso, a causa delle bombe rischiaranti. Ci siamo messi ad osservare inermi quella che purtroppo era una scena reale, che fino ad adesso credevo di poter vedere solo al cinema, o in TV, ma ormai le probabilità di vederla in questa ultima diminuiscono sempre di più. In breve siamo riusciti a capire che c’era un conflitto proprio nel luogo dove operiamo con i bambini; Deir Al Balah.
Tantissimi i pensieri e le preoccupazioni per questi ultimi e le loro famiglie, ma fortunatamente oggi la giornata è iniziata serena, come se nulla fosse mai accaduto, pur non avendo chiuso occhio.
Ci siamo diretti alla sede, e abbiamo trovato i ragazzi già tutti riuniti ad aspettarci, e la prima cosa da fare è stata discutere in cerchio con loro e gli psicologi riguardo all’accaduto, per esorcizzare la paura e affrontare al meglio la giornata, ed infatti così è stato; abbiamo proseguito con le nostre attività ludico ricreative, portando a casa sorrisi stanchi ma soddisfatti dei risultati che già stiamo vedendo da questa nostra operazione.
A noi interessa di prenderci cura dei bambini, non facciamo alcun tifo per nessuno, speriamo solo in loro per provare a cambiare i programmi del presente….the future is now.